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Valutazione rischio postura

Valutazione del Rischio Postura


La valutazione del rischio postura è obbligatoria in tutte le attività dove si devono tenere delle posture da in piedi o da seduti per molto tempo.  

Descrizione

La valutazione del rischio di posture incongrue è lo strumento che permette di valutare e gestire le conseguenze derivanti dalle possibili posture scorrette assunte da un lavoratore durante la propria attività, prevenendo il fenomeno di sovraccarico biomeccanico a danno del rachide e degli arti.

Metodo

Per la valutazione del rischio posture incongrue vengono utilizzati i metodi OWAS e RULA.

Il metodo OWAS studia le possibili posture assunte da un lavoratore e le raggruppa in varie configurazioni, basandosi sulla posizione di schiena, braccia, gambe e sull’entità del peso sollevato.

Ciascuna configurazione viene contraddistinta da un indice numerico e classificata in quattro classi di rischio di lesioni e/o patologie dell’apparato muscolo-scheletrico. In funzione della classe di rischio della postura assunta e della sua frequenza durante la giornata lavorativa, il metodo consente di calcolare un indice che esprime numericamente e sinteticamente il livello di criticità dell’attività svolta.

Il metodo RULA valuta in particolare il sovraccarico biomeccanico a danno degli arti superiori, prendendo in considerazione qualsiasi postura incongrua del corpo intero (braccio, avambraccio, polso, gambe, tronco e collo). L’analisi avviene sempre attraverso l’assegnazione di un indice numerico sintetico che prende in considerazione la tipologia di movimenti eseguiti (per esempio di rotazione o inclinazione), la staticità o meno dell’attività e la forza applicata durante le lavorazioni riferite a tutti i distretti corporei. Il risultato di questa valutazione è un indice numerico che esprime il livello di rischio e quindi la priorità di intervento.

Quando è obbligatoria?

In tutte le attività che espongono i lavoratori a posture incongrue, a posture obbligate a lavorazioni che obbligano il lavoratore a tenere delle posture statiche per molto tempo. 

Piano di miglioramento

L’obiettivo di queste indagini è quello di individuare la priorità delle situazioni su cui intervenire, modificando per esempio il ciclo produttivo, l’attività specifica oppure prevedendo la partecipazione a corsi di formazione sui rischi specifici da sovraccarico biomeccanico e da rischio ergonomico. 
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